Come tanti, mi trovo a tirare in ballo Eco quando devo giustificare il mio affetto per Casablanca. Tra i cento cliché del film che ancora continuano a commuovere le generazioni, c'è sicuramente la musica.

 

Max Steiner, compositore tra i più conosciuti di Hollywood, autore della memorabile melodia di Via col vento, figlioccio di Strauss, allievo di Mahler e Brahms, si aggiudica in questo film la nomination per la colonna sonora. Vincerà The song of Bernadette di Alfred Newman, ma sarà Casablanca a rimanere nella storia.


Quasi nessuno nomina Steiner quando si parla della musica di Casablanca, perché la prima (e unica) melodia che viene in mente è la canzone As times goes by.

 

 

 

Dopo che Ilsa (Ingrid Bergman) chiede a Sam di suonare la canzone come per annunciare a Rick il suo arrivo, quelle note non ci abbandonano più.

 

Steiner poi, non fa altro che riproporcela per tutto il film: arrangiandola per diverse formazioni strumentali, diverse ritmiche e pure in medley con la Marsigliese (un po' troppo per i miei gusti).
Le scale arabe dei titoli iniziali vengono quindi surclassate da questo leitmotiv e il “music man” del film non è più il compositore ma l'attore Dooley Wilson, il pianista Sam.

 

A questo punto, appare chiaro che la modestissima composizione sia fatta di proposito per lasciare spazio a questo personaggio e al vizio tutto umano di associare musica e sentimento. Se poi però consideriamo il cachèt che fu riservato a Wilson (si dice un terzo di quello riservato a Sydney Greenstreet, il signor Ferrari nel film), sembra che nessuno puntasse su questo personaggio.

 

La canzone fu scritta da Herman Hupfield un decennio prima che diventasse così famosa, per il musical Everybody's Welcome.
Wilson nelle sue memorie, svelò di non sapere suonare affatto il pianoforte; fuori dall'inquadratura a correre sui tasti c'erano le mani di Elliot Carpenter, compositore e arrangiatore.

 

Del pianoforte di Casablanca si sente invece parlare quando qualche milionario se lo aggiudica all'asta di turno. C'è però da far notare ai collezionisti che nel film ne compaiono ben due:



Wilson inoltre, a causa di uno sciopero, non poté registrare la canzone e con l'uscita del film, venne distribuita la registrazione del '31, cantata da Rudy Valee.
Nel film, il pezzo inizia con il ritornello:

You must remember this
A kiss is still a kiss
A sign is just a sign
As times goes by

 

Manterrà questa struttura in tutte le successive incisioni, diventando un classico della musica leggera (i profani l'attribuiscono a Frank Sinatra) e soprattutto del jazz.

 

 

*NOTA: L'immagine del fumetto è tratta da Leo Ortolani, La lunga notte dell'investigatore Merlo, Cult Comics, p. 63

 

 


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