Una cura dei fondi comuni
[Si possono leggere qui due testi che scorrono paralleli, come se uno fosse flusso di superficie, mainstream visibile e forse più immediatamente riconoscibile e in cui sarebbe possibile - un po' vanamente - identificarsi o per cui occorra prendere partito. L'altro, come faglia continua, sorgente carsica che si lascia pensare sotterranea, taglia il testo frontale con le sue domande. Scritture che non si ricoprono inseguendosi, potrebbero essere lette come due vie separate da una spartizione che le renda reciprocamente autonome. Così il lettore può seguire la vita propria di ognuna, come se vi fosse frontiera o possibile tralascio. Ma forse è solo un’apparenza.]